
TRAMA
Claudia e Ginevra sono due sorelle, diciassette anni a dividerle e un amore sconfinato a unirle. Claudia ha sempre desiderato non essere più figlia unica e, finalmente, dopo anni di attesa, il 24 luglio 2011 arriva Ginevra, il miglior regalo che la vita potesse concederle. La vita, però, sa essere tanto generosa quanto tremendamente crudele: Ginny nasce con alcuni difetti congeniti, che costringono l’intera famiglia ad affrontare una sfida dopo l’altra. Tra emozioni e ricordi, Claudia ripercorre i passi della sorellina in un mondo che la mette alla prova fin dall’inizio, un mondo che si rivela più spietato di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare. Eppure Ginevra supera ogni limite. È una bimba travolgente, esuberante, sempre pronta a sorridere e con una forza fuori dal comune. Una bambina di nove anni con una marcia in più, che ama la vita fino in fondo, fino all’ultimo respiro.
RECENSIONE
Quando ho iniziato questo libro sapevo che sarebbe stata una lettura difficile, ma quello che non mi aspettavo è stato invece l’effetto che la storia di Claudia e della sua famiglia potesse fare su di me.
Fin dall’inizio si può rimanere colpiti dallo stile di scrittura dell’autrice: parlandoci sinceramente delle sue emozioni, raccontandoci i suoi ricordi nei minimi dettagli, riesce a farci affezionare un po’ anche a noi alla sua sorellina Ginevra, riesce quasi a farci prendere parte ai loro giochi, ai loro divertimenti.
Fin dalle prime pagine infatti, ho come avuto la sensazione di essere diventata loro amica, anche senza conoscerle, affezionandomi a questa bambina che Claudia riesce a farci capire quanto potesse essere speciale, indimenticabile, unica. Chi come me ha un fratello o una sorella può davvero capire Claudia, riuscire quasi a soffrire insieme a lei durante la lettura. Perché proprio quello che ho apprezzato di più di questo libro è stata la capacità di raccontare: il dolore, la felicità, la sorpresa, la disperazione. Sono riuscita ad immaginarmi tutto come se stessi guardando un film, tanto l’autrice è stata capace di descrivere, spiegare, sfumare.
Alla fine del libro, oltre al dolore immenso, ho sentito questa grande fierezza per Claudia, perché ho avuto la certezza che grazie a questo libro, ma soprattutto alla brava sorella che è, Ginevra fosse fiera di lei, e che lo sarebbe stata per sempre, ovunque.
Grazie Claudia per averci regalato un pezzetto della tua vita, di averci raccontato Ginevra, ti assicuro che rimarrà per sempre in una piccola parte del mio cuore.
ESTRATTO:“E un errore comune dare per scontato che alcune cose vengano fatte o ci vengano date, soprattutto se una certa azione reiterata nel tempo diventa abitudine: non le si dà più peso proprio perché diventa normale, consueta, certa. La verità è che non bisognerebbe smettere mai di cogliere l’essenza di certi momenti, di viverli davvero, di essere grati.”
Articolo scritto da Anny Colonna per @labibliotecadistefania