Buona sera Lettori,
una nuova recensione per voi scritta da @Ilprofumodellepagine !
Con questo post sono felice di aprire una nuova rubrica dedicata interamente a tutti gli autori emergenti che decideranno di collaborare con me o con le mie collaboratrici.
La rubrica si chiamerà: #Recergente!
Fatemi sapere se vi piace il nome che ho scelto nel box dei commenti.
Il libro di oggi è stato inviato a Federica da Chiara Albertini che ringraziamo.
Potete acquistare “Nel cuore di una donna” su Amazon cliccando QUì
Buona Lettura!
NEL CUORE DI UNA DONNA
TRAMA
Ci sono verità difficili da rivelare, verità scomode a cui ci si vorrebbe sottrarre, verità amare che fanno così male da non riuscire nemmeno a scriverle nero su bianco… perché significherebbe viverle nuovamente, riflettersi in loro una seconda volta.
E a nulla serve riconoscere che il cuore ha infinite ragioni, a volte taciute, altre sussurrate, altre ancora rivelate, quando le si scoprono in balia del destino: “lui” è una forza più grande, a cui non si può sfuggire.
RECENSIONE
Il cuore di Susan non è mai stato veramente in grado di leggerlo nessuno. C’è una robusta corazza a difenderlo, impenetrabile ed inaccessibile, una barriera che racchiude un cuore in realtà appesantito da grandi segreti, emozioni controverse e profonde paure. Una gabbia, più che una barriera. Susan ne diverrà davvero consapevole solo quando, ormai avanti con gli anni, l’amata sorella Beth le rivelerà una verità che la donna non vuole accettare. Un gesto, però, che riuscirà finalmente ad aprire non solo i suoi occhi, ma anche il suo cuore.
Questa è la storia di tre donne, indissolubilmente legate fra di loro da un filo che ha sfidato, per oltre cinquant’anni, timori, ansie, violenze, segreti, amore e dolore. Riuscirà a non spezzarsi proprio ora?
“Nel cuore di una donna” si è rivelata una lettura nel complesso positiva, ma, a mio parere, ci sono stati un paio di aspetti negativi.
Ma cominciamo dai lati più piacevoli: innanzitutto, la trama! Quando ho iniziato a leggere il libro, mai mi sarei aspettata una storia simile: è stata, quindi, una piacevolissima sorpresa, una vicenda veramente originale e penso anche complessa da trattare, soprattutto data la giovane età della scrittrice! Chiara è stata MAGISTRALE nel tracciare il profilo psicologico delle tre protagoniste, con una bagaglio di esperienze vissute molto differente, credo, dal suo. L’autrice si concentra prevalentemente su Susan, sviscerandone in maniera precisa e dettagliata sentimenti e paure, ed analizzandone accuratamente la fragile interiorità. L’introspezione psicologica è quindi il punto centrale della narrazione, il pilastro sul quale si poggia l’intero libro. Ed è a questo punto che entra in gioco il primo aspetto negativo che ho rilevato durante la lettura: in ben 294 pagine, più di metà è dedicata alla descrizione psicologica di Susan; fondamentale all’inizio per farci conoscere la donna, e utilissima durante lo sviluppo narrativo per delineare il cambiamento della protagonista, ma la presenza quasi continua delle sue riflessioni nel corso dell’intero romanzo mi ha tediato in diversi punti: a mio avviso, l’andamento narrativo viene bloccato troppo spesso e questo appesantisce la lettura.
Ho invece amato lo stile di Chiara! Prediligo infatti l’ipotassi alla paratassi, anche se mi rendo conto che il livello di concentrazione richiesta al lettore è più elevato. Sottolineo quindi che, se si desidera gustare appieno ogni parola ed ogni concetto, “Nel cuore di una donna” va affrontato in un periodo in cui non si è particolarmente stanchi.
Il secondo ed ultimo aspetto negativo (anche se non si può proprio definire tale) è il finale: non dico che non mi sia piaciuto, l’insegnamento imparato da Susan deve infatti essere un monito ed un consiglio per tutti noi. Ammetto però che avrei preferito una diversa conclusione: questa mi è piaciuta all’80%, diciamo!
Infine, vorrei dare un ultimo consiglio all’autrice: ho riscontrato, nel corso dell’intero libro, un ripetuto uso delle parole “subdolo”, “intimo”, “ferita (non) cicatrizzata”, “velata/o (ironia, sarcasmo…)”. Non viene affatto compromessa la lettura del romanzo, è solo un aspetto che ho notato e sul quale invito Chiara a soffermarsi, in vista delle sue opere future.
VOTO: 3,75 Stelline su 5
Articolo scritto da Federica Franca per @La_biblioteca_di_Stefania
Fai benissimo a pubblicizzare gli autori emergenti: l’ho fatto anch’io più e più volte, perché sono consapevole che per loro anche un minimo di pubblicità può fare la differenza tra esaurire le poche copie del loro romanzo o vederle tristemente finire al macero. E in alcuni casi sarebbe stato un vero e proprio sacrilegio.
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Verissimo, per un autore emergente è importantissimo essere supportato da un blog letterario. Purtroppo siamo rimasti in pochi a pubblicizzare questa categoria ☹️
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E’ vero. Forse su WordPress siamo solo io, te e https://aven90.wordpress.com/ a farlo. Grazie per la risposta! 🙂
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